SAFER

SociAl competences and FundamEntal Rights for preventing bullying

PREVENTION

Develop and implement an innovative method for preventing school violence and bullying based on the enhancement of the acquisition of social and civic competences and on the knowledge, promotion and ownership of common positive values and fundamental rights

WSCA

Bullying is more than an interaction between individuals, it is a socio-ecological phenomenon that occurs because of what happens in peer groups, families, schools, communities and the wider social environment. SAFER approaches bullying through the Whole School & Community Approach (WSCA).

PILOTING

The piloting phase involves 20 schools, approximately 200 teachers and 1000 students and 500-600 members and organizations of the communities where the schools are, plus parents

Lo scopo di una pedagogia volta allo sviluppo delle competenze sociali e dei diritti fondamentali è quella di prevenire il fenomeno del bullismo – Il progetto SAFER intende sviluppare e implementare un approccio innovativo per prevenire la violenza scolastica fra pari al fine di promuovere un’educazione inclusiva e basata sul rafforzamento dell’acquisizione di competenze sociali e civiche e sulla conoscenza, la promozione e la titolarità dei valori positivi comuni e dei diritti fondamentali, non solo a livello di studenti e scuole, ma anche a livello di comunità.

Il progetto SAFER è rivolto principalmente agli studenti di età compresa tra 8 e 14 anni nei sei Paesi europei coinvolti nella sperimentazione. Le ragioni alla base della identificazione di questo target sono legate a recenti ricerche, che dimostrano come che l’età compresa tra 8 e 14 anni sia la più “a rischio” proprio in relazione al bullismo – (UNESCO).

Inoltre, per quanto riguarda il bullismo psicologico in particolare, una meta-analisi globale ha mostrato che una percentuale tra il 70% e l’80% di tutte le ragazze e i ragazzi di età compresa tra 8-11 anni ha subito violenza psicologica da un compagno di classe nell’ultimo anno. Nel progetto c’è un secondo gruppo target rappresentato dagli insegnanti della scuola primaria e secondaria inferiore, che non dispongono di un’offerta formativa adeguata sui temi del bullismo in termini di prevenzione da un punto di vista dell’intero approccio scolastico e comunitario. In questa prospettiva, all’interno del progetto SAFER, gli insegnanti saranno preparati a fornire competenze e supporto agli studenti, assicurando un adeguato “scaffolding”.

Anche i genitori sono un target del progetto SAFER, a causa del ruolo fondamentale che svolgono nell’assistere la scuola nella prevenzione del bullismo. Inoltre, le proposte tradizionalmente indirizzate a loro hanno una bassa partecipazione, perché molto spesso sono organizzate senza una metodologia attiva: al contrario, il progetto SAFER li coinvolge pienamente nel programma. Grazie all’approccio olistico di SAFER, l’intera comunità educativa è essa stessa un gruppo target diretto del progetto. Il bullismo infatti non è solo un problema scolastico, succede anche nella comunità e richiede il supporto e le soluzioni della comunità. Ogni scuola esiste all’interno di una comunità più ampia e lo sviluppo di un partenariato comunitario per prevenire e ridurre il bullismo è importante perché la comunità incorpora i principali attori educativi che svolgono un ruolo nello sviluppo psico-fisico dei ragazzi e delle ragazze.